Il 27 settembre i COBAS hanno indetto lo sciopero “per il clima, contro il sistema”, rispondendo
all'Appello del Movimento FRIDAY FOR FUTURE e a prendere parte attiva alle mobilitazioni che
da mesi gli studenti e i giovani in Italia e nel Mondo stanno realizzando contro l’emergenza
climatica.
Con la Dichiarazione di Sciopero i COBAS permetteranno ai lavoratori e alle lavoratrici che lo
vorranno di partecipare alle numerosissime iniziative che si preannunciano in tutta ITALIA.
PERCHÉ SCIOPERARE? SE NON ORA; QUANDO ??!
Siamo in piena emergenza climatica. Si stanno sciogliendo l'Artico e i ghiacciai. Bruciano la
Siberia e l'Amazzonia. L'aumento delle Temperature e della Siccità rendono aridi e invivibili interi
paesi al mondo (anche da noi nel Sud Italia) provocando ondate bibliche di migranti “climatici”
(oltre quelli che fuggono da guerre e pestilenze). Effetti atmosferici e alluvioni sempre più
frequenti e devastanti. Gli scienziati IPCC/ONU calcolano che abbiamo solo 12 anni per tentare
di fermare l'irreversibile distruzione dell'ecosistema Terra.
E NON BASTERANNO INGANNEVOLI MEZZUCCI A SALVARCI !!
La “Green Economy”, ovvero la neogovernativa riverniciatura verde della sostenibilità capitalista,
serve solo a prolungare l'agonia climatica.
OCCORRE UN CAMBIAMENTO DRASTICO DEL MODELLO ECONOMICO-
PRODUTTIVO E DEGLI STILI DI VITA, NON PIU' BASATI SU “PROFITTO-
CONSUMI”, BENSÌ SU "EQUITÀ-RISPARMIO".
A partire dall'uscita dai Cicli :
- energetico fossile (carbone, petrolio, gas, combustioni) massimi responsabili del disastro;
- alimentare a carattere intensivo-industriale, con abuso di iperchimica+medicali che ci uccidono
giorno dopo giorno;
- ed insieme, il risanamento e risparmio di acqua, i rifiuti zero, la chiusura di produzioni-grandi
opere inquinanti e militari.
SOLO COSI' POSSIAMO PENSARE DI AVVIARE L'USCITA DALL'EMERGENZA CLIMATICA
COME LAVORATRICI E LAVORATORI ABBIAMO UNA GRANDE RESPONSABILITÀ
PRIMO perché siamo nonne/i, madri e padri, zii, fratelli e sorelle, della generazione che promuove
la battaglia per il clima e che oltre ad accusare di ecocidio i potenti della Terra, interroga anche
noi per non aver fatto abbastanza, condannandola ad un futuro inesistente.
SECONDO perché nella vita lavorativa stiamo dando l'impressione di piegarci ai soprusi e ai
veleni, subendo il ricatto del posto di lavoro, fino al “prima il lavoro poi la salute, meglio morire di
lavoro che di fame”, mentre dovremmo riscattarci pretendendo diritti e rispetto, e stabilendo una
durevole convergenza con i nostri giovani per la stessa lotta dell'esistenza.
SIAMO DIRETTAMENTE COINVOLTI.
Lo Sciopero mondiale del 27 settembre 2019 unisce tutte le generazioni nella conquista di una
vita sana, di un lavoro-reddito dignitoso, di un ecosistema liberato dallo sfruttamento e dal potere.
Dal 20/9 al 27/9 PARTECIPIAMO A TUTTE LE INIZIATIVE PREVISTE